Archive for dicembre 2006

I domini impossibili del MetaCazzaro

dicembre 31, 2006

Sono tanti i domini che vorrei registrare nel 2007, quindi comincerò ovviamente dagli ultimi che mi sono venuti in mente (e che in base alla mia accurata ANALisi garantiscono le maggiori possibilità di guadagno tramite Google ads e meccanisimi simili):

http://www.trombola.com
Un classico delle feste natalizie rivisitato in chiave moderna. Chi non ha mai desiderato di giocare a TROMBOLA almeno una volta nella vita? Da oggi si può! E soltanto per i primi 50 visitatori, in omaggio una trombola gonfiabile con cartelle in puro silicone e ben TRENTA tip top! Garantito al 100%!
Basta flipper, diventa anche tu un trombolatore professionista!

http://www.bastapippe.org
Ogni anno le pippe mietono un numero incalcolabile di vittime, più di tutti i morti accertati per FLOPS (Fissazione Larvata Oculare Prolungata del Sole). Si tratta ormai di una vera e propria emergenza a livello mondiale, nonostante i mezzi di informazione non diffondano la notizia per tutelare gli interessi delle grandi multinazionali dei guanti fai-da-te, come il famigerato Male Masturbation Kit, venduto in milioni di esemplari dalla AMA, “American Masturbators Association“…
Il sito getta luce su una delle piaghe più serie e sottovalutate che hanno investito l’umanità negli ultimi decenni… con foto e testimonianze esclusive di chi è sopravvissuto al contagio!

http://www.iltonsatore.com
Il Tonsatore, creatura mitologica metà “tosatore di pecore” e “metà pensatore”, è stato definito dall’illustre critico Pierpiero Boboni come l’ideale incarnazione dell’uomo del terzo millennio, esperto di tecniche di self help e guru meditation, emblema del solerte lavoratore che mette umilmente in pratica le cose imparate e ne valorizza i frutti, con la stessa perizia di un tosatore che tosa le sue pecore e ne usa la lana per produrre soffici maglioni… Qualunque sia il vostro punto di partenza e i vostri obiettivi, il tonsatore vi darà quella spinta motivazionale in più che cercate per coronare i vostri sogni di successo!

Voglio una vita spericolata

dicembre 30, 2006

Sei mesi in Uruguay. Progetto Erasmus in Lettonia. Giro del mondo dal Cile ad Hong Kong. Lavoro in Australia. Sono solo alcune delle esperienze che mi sono sentito raccontare negli ultimi mesi da amici o conoscenti. E’ormai scoppiata la voglia di vita avventurosa, straniera, vagabonda. (more…)

La mia mission

dicembre 30, 2006

Stavo pensando ad una cosa. Mi chiederete come mi sia venuta in mente ma la risposta è – non lo so. Stavo pensando a ciò che più di ogni altra cosa sta accentrando i miei pensieri in questi giorni, ovvero la lotta al copyright come attualmente inteso. Mi è venuto in mente che sebbene le major facciano del tutto per allargare a dismisura la portata del copyright fino a renderlo un mostro che tutto ingoia e per sempre, rimane ancora aperto uno spiraglio, un margine di manovra per la libertà, una testa di ponte per resistere. Si tratta di quello che viene comunemente chiamato “fair use”. (more…)

Il costo della libertà

dicembre 29, 2006

Leggevo, per una volta non chiedetemi la fonte della notizia, che Microsoft intende effettuare un questionario dettagliato agli utenti del servizio hotmail al fine di raffinare la realizzazione di pubblicità personalizzata in ogni pagina controllata da Microsoft stessa. In parole povere Microsoft, sulla base delle risposte dell’utente, stilerà una sorta di profilo che servirà a mirare la pubblicità che l’utente vedrà al momento dell’accesso sulle pagine web della Microsoft ed affiliati (ad esempio Hotmail stessa).

Questa notizia, apparentemente poco più che innocua, è a mio avviso la spia di una tendenza pericolosa. Permettetemi di spiegarmi. (more…)

Un secolo di cinema

dicembre 29, 2006

Leggevo che per restaurare tutti i film italiani in pericolo di deterioramento servirebbero 4 secoli di lavoro 24 su 24. A dirlo è la stessa Warner Bros, una delle major che monopolizza i diritti editoriali su questi film. E’chiaro che non esiste una forza motrice che spinga la Warner a spendere i propri denari su queste pellicole fuori commercio piuttosto che in qualche nuovo colossal pieno di effetti speciali ed è proprio per questo motivo che è importante che venga consentito ad altre aziende o persino ai singoli individui di lavorarci. Infatti la gran parte del lavoro di restauro consiste nell’abilità dell’operatore di individuare le porzioni rovinate ed agire di volta in volta con la tecnica più efficace, una sintesi di saggezza ed abilità che è ancora al di là delle capacità del computer. Naturalmente chiunque sia al di fuori della Warner non solo non ha alcun incentivo a partecipare ma è anche bloccato dalle leggi attuali sul copyright che, pretendendo di garantire gli autori di quei film (magari tutti defunti) invece condanna a morte il film stesso. Quattro secoli di lavoro possono sembrare al di fuori della portata di chiunque ma se pensiamo che un progetto collaborativo come Debian ha portato alla scrittura di oltre 200 milioni di righe di codice di altissima qualità ci rendiamo conto che l’unica speranza per salvare quei film è nella comunità. Non buttiamo via un secolo di cinema, salviamo la nostra cultura!

Il futuro delle idee

dicembre 27, 2006

Accendi la radio ed ascolti una canzone. Pensi – caspita, ce l’ho in CD – e lo infili nel lettore. Magari ti viene voglia di sentirla anche sul telefonino e la scarichi come suoneria. Quella sera vai al cinema e nel film che hai scelto di vedere quella canzone compare come colonna sonora. Vai in pizzeria dopo il film e senti proprio quella canzone in filodiffusione. Una sola canzone, cinque situazioni diverse. E cinque pagamenti diversi.
Proprio così. Pensi di aver pagato per quella canzone solo al momento dell’acquisto del CD ed invece l’emittente radio, il produttore del film, il ristoratore, tutti hanno dovuto pagare per quella canzone riversando ovviamente i loro costi su te, cliente. Se poi vuoi ascoltarla sull’IPod allora devi comprarla una seconda volta, non ti è consentito di usare la canzone da te regolarmente comprata su CD.

C’è qualcosa che non va vero? (more…)

3 notizie sotto l’albero

dicembre 27, 2006

Durante queste brevi vacanze sono stato ben lontano da ogni cosa che assomigliasse ad un computer, tuttavia, digerito il pranzo natalizio mi trovo qui a commentare tre notizie di cui davvero non posso tacere. (more…)

Il libro dei libri perduti

dicembre 22, 2006

Non avevo mai pensato, lo confesso, al fatto che ci siano stati tanti libri che sono andati perduti nel corso della storia. Certo, riflettendoci un attimo era abbastanza facile pensare che nel rogo dell’antica biblioteca di Alessandria d’Egitto fossero andati arsi dei libri di cui non vi erano altre copie, ma quello sarebbe stato forse l’unico episodio di perdita letteraria che avrei saputo citare. Comunque non avrei mai creduto che, tranne rari casi di eliminazione da parte degli autori stessi, si potessero “perdere” libri anche in epoca recente.

L’opera di Stuart Kelly, “Il libro dei libri perduti” mi ha come risvegliato da questo torpore intellettuale.

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Altrimenti ci arrabbiamo!

dicembre 22, 2006

No, questo no. Toglietemi tutto, anche le mutande, ma questo no.
Tutti noi, anzi, molti di voi usano Office. Non c’è bisogno che io dica Microsoft Office, di sicuro è a quello a cui avete pensato. Con le parole – lo dice sempre Beppe Grillo – ci fregano in continuazione. Office è ormai “quel” Office. E con questo ci hanno già fregato. Ma non basta. Leggete qui. E’un ottimo articolo in cui viene spiegato come il prossimo Office ce lo metterà nel plugin. Come? Rendendo i prossimi .doc leggibili solo a versioni originali di Office. Lo vedo che state sorridendo, sono sicuro che vi è venuto in mente la storia dei pdf protetti che dicono semplicemente – ehi! io sono protetto eh! – e poi tu li apri con Ghostview e glielo metti ‘nder posto. Invece andate a leggere quell’articolo e stavolta il sorrisino vi passerà. Come? Ancora non vi è passato? Come dite?? Userete Open Office?? E allora leggete qua. E’Miguel de Icaza che parla, il mitico sviluppatore di Gnome e Mono nonchè di Open Office stesso. Sapete cosa ci dice? Che Novell, l’azienda che produce Suse e che ha di recente fatto un accordo molto discusso e discutibile con Microsozz, provvederà a forkare Open Office. In parole povere ci sarà una versione di Open Office che avrà la possibilità di essere interoperativa con Microsoft Office, quella di Novell, e tutte le altre invece non riusciranno ad aprire un bel niente. Vorrà dire che useremo l’Open Office di Novell – direte voi – giusto? Sbagliato. Micro$oft, nel suo accordo capestro con Novell, ha garantito di non perseguire legalmente SOLO gli utenti di Novell. Usate Debian? Cazzi vostri!

Vedo che iniziate a capire la gravità della situazione…attenzione, qualcuno alza la mano…come dici? Useremo Wordpad? Caro amico, mi dispiace dirti che il nostro amato Wordpad, quel programmino che pesava un centesimo di Word ed ai nostri occhi profani sembrava averne tutte le caratteristiche, quel caro amico che tante volte ci ha salvato le chiappe quando il computer del nostro amico non aveva Word, ebbene Wordpad è stato privato della capacità di leggere i formati .doc. Tutta la potenza della Micro$oft se l’è presa con un piccolo, minuscolo, indifeso software da pochi centesimi. Facile prendersela con i più deboli eh!? Se hai coraggio, caro lo zio Bill dei miei stivali, vienitela a prendere con noi, GNUliano e TUXiano. Altrimenti??? Altrimenti…altrimenti…altrimenti ci arrabbiamo! 🙂

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Lieve e travolgente

dicembre 21, 2006

Lo confesso anche se non è molto politically correct. Diffido dei libri piccoli, di piccolo spessore intendo. Quando vedo un libro sotto le 200 pagine lo soppeso come a cercare di quantificare il lavoro effettuato dall’autore ed ancora di più quello che sembra mancarne. Spesso giro il libro come per cercare un prezzo ridotto quanto lo è il libro rispetto alle mie aspettative. Una settimana fa, però, ho fatto un’eccezione.

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